Il volume racconta le vicende della Grande Guerra del 1915-18 viste con gli occhi sbalorditi del giovane Gianantonio Andreini e combattuta da lui con la volontà e la determinazione del popolo italiano. Il titolo rende onore innanzitutto a Natale Papini, che con grande abilita riusci a forzare la cassaforte del Servizio Segreto Austriaco - l'Evidenzbureau -, ponendo fine ai gravi attentati prebellici contro l'Italia, ma anche agli uomini e donne che assieme a lui svolsero azioni determinanti di spionaggio e controspionaggio, di "intelligence" come diremmo oggi. Tra questi primeggiano Gianantonio Andreini e Luisa Zeni, i quali, al prezzo di grandi sacrifici personali, riusciranno a fornire al poco recettivo Comando Supremo Italiano le informazioni per far fronte alle gravi minacce militari austro-tedesche.
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